Haarvöl + Xoán-Xil López’s “Unwritten Rules for a Ceaseless Journey” reviewed by Music Map

Gli Haarvöl sono una formazione elettronica e sperimentale portoghese che nel 2012 ha avviato un progetto ambizioso, con il quale tentano di esplorare le proprietà del suono per creare ambientazioni cinematiche. Qualche mese fa, il trio ha collaborato con Xoán-Xil López, musicista e sound artist originario della Galizia, anch’egli già impegnato in alcuni progetti sperimentali. Da questo incontro è nato “Unwritten rules of a ceaseless journey”, album (appena uscito per Crónica Records) di circa tre quarti d’ora che raccoglie tre pezzi composti per la danza, su commissione del Ballet Teatro, per lo spettacolo ”Revoluçoes” del coreografo Né Barros. Ad aprire l’album è “Something’s missing (utopia)”, che si apre con suoni industriali e poi conosce una fase decisamente più rarefatta, nonostante qualche timida increspatura spezzi il fluire limpido del brano. In coda, voci lontane e suoni percussivi creano un senso di inquietudine che però scompare con “Pulsating waves (reality)”, che invece si apre con suoni scarni e segue un andamento lineare, fatto di saliscendi, prima di un finale in cui si accumulano distorsioni ed echi. “Don’t look back, run (Trauma)” inizia, invece, con un respiro affannoso e, più o meno per tutta la sua durata, vede i suoni aprirsi e chiudersi, tra lampi e silenzi. “Unwritten rules of a ceaseless journey” è un lavoro che mette il gusto per la sperimentazione al servizio del teatro e della danza: al netto della sua complessità, un prodotto estremamente affascinante. (Piergiuseppe Lippolis)

via Music Map