“Up, Down, Charm, Strange, Top, Bottom” reviewed by Blow Up

É uno dei più facili della copia portoghese: percussioni elettroniche sparse, flussi e tessitura che scivolano, voci che sgusciano e si ritraggono, rumori concreti (acqua che scorre da uno sciacquone, fulmini e saette, canti etno), qualche passaggio parasinfonico e qualche inserto acustico sotto forma di capionamento (sax, violoncello, altre corde non identificate). Poi finisce anche questo. Stefano I. Bianchi