Francisco López & Miguel A. García’s “Ekkert Nafn” reviewed by Music Map

Francisco López e Miguel A. García sono due musicisti spagnoli da tempo attivi rispettivamente nel campo della sperimentazione e dell’improvvisazione, con ottimi riscontri in termini di critica. “Ekkert nafn”, che in islandese significa “senza nome”, è il primo lavoro realizzato in duo (è appena uscito per Crónica Records), e mette insieme fonografia, ovvero le registrazioni sul campo, e suoni generati da dispositivi elettrici e meccanici. In realtà, i due hanno lavorato singolarmente e atteso il momento nel quale si sarebbero incontrati i due diversi modi di intendere l’estetica musicale. Il risultato è un lavoro che dura poco meno di un’ora, suddiviso in due brani. Il primo, “Untitled#351”, è firmato da Francisco López e si apre con rumori meccanici acuti che, a un terzo del percorso, cedono il posto a fraseggi più dilatati e atmosferici. Nel finale, si rendono più riconoscibili suoni “elettrici”, con un umore generale più cupo. “Applainessads”, invece, è il pezzo composto da García e segue un incedere diverso, che non conosce le pause e i silenzi del precedente, ma si caratterizza per il suo flusso costante e per il fatto di comunicare un senso di inquietudine. Dal minuto quattro al minuto dieci, conosce una fase di grande intensità e di ambient scurissima, dopo arriva un rallentamento, con suoni quasi impalpabili, prima di una nuova brevissima crescita e una chiosa con rumori naturali. “Ekkert nafn” è un lavoro che ha reso possibile l’incontro fra due approcci e stili più distanti di quanto possa sembrare superficialmente: il risultato è interessante, ma, data l’inevitabile vocazione meramente sperimentale dell’opera, l’ascolto è inevitabilmente consigliabile a palati finissimi. Piergiuseppe Lippolis

via Music Map