Nel 2011 Simon Whetham ha dovuto prolungare il suo soggiorno a Lisbona a causa dell’eruzione dell’Eyjafjallajökull. Ha così sfruttato il tempo a disposizione per esplorare la città e i dintorni dalla sua prospettiva di ricercatore di suoni, catturati attraverso microfoni e idrofoni e, dopo lunga decantazione, rimaneggiati come base per il nuovo lavoro del compositore sperimentale inglese. Nei quasi ottanta minuti di Never So Alone, quei sono tornati materia viva di un paesaggismo d’eccezione, che muove da silenti persistenze di statico isolazionismo ambientale per addensarsi in un flusso magmatico, talora sfociante in clangori post-industriali. L’essenza di una città in movimento, riassunta in field recordings da cartolina. Raffaello Russo