‘Deriva’, termine chiave dell’ultimo lavoro di Monty Adkins uscito per l’etichetta Crònica. Il lavoro viene introdotto come di seguito: ‘una deriva urbana / con sentieri labirintici di beatitudine intossicante / forme residuali / danza della retina / di un sogno troppo stanco’ . Il sentore di una revérie ossidata, un vagare che ha poco a che vedere con la fantasmagoria del flaneur, piuttosto con la psicologia del corridore che si approccia agli scritti di Iain Sinclair e del suo rapporto con Londra, alla visione di William Blake. A differenza di quanto già successo per l’esplorazione di BJ Nilsen e del suo Eye of The Microphone – in particolare la traccia Londonium -, questa traccia di, più o meno, 15 minuti vuole tracciare una propria topografia della città , mescolando ciò che è immaginato e ciò che effettivamente vissuto – come se i sogni non potessero essere vissuti…
via Carnage