“Flow” reviewed by BlowUp

Ciò che però in buona sostanza manca alle due opere citate è calore e capacità di emozionare (ed emozionarsi). Qualità che ritroviamo invece nel nuovo album del compositore portoghese Vitor Joaquim. E se, in effetti, Flow è il titolo della traccia video ad opera di Lia, il flusso che attraversa il disco è – come da titolazione – fatto di momenti, momenti di silenzio, momenti di vuoto, momenti pensanti, momenti lenti etc. Una musica semplicemente e densamente sussurrata, instabile e barcollante, abbarbicata intorno alla voce di Filipa Hora che in Moments of Silence diventa balbettante mormorio alla Laurie Anderson, e poi frammenti rubati a trasmissioni televisive e a un vecchio disco pubblicato dalla stessa etichetta (“La Strada is on Fire” del 2003, n.d.r.) e ancora le chitarre di Emídio Buchinho e João Hora. In poche parole libera di rivelarsi intima e trepidante, come molta musica d’ambito contiguo – fatalmente impigliata nei pixel di quel buco nero che è ormai diventato il laptop – non riesce più a fare. (7/8)

Nicola Catalano

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