Lui è portoghese, si chiama Jorge Mantas e ha una magnifica ossessione (che ben si desume sin dai titoli dei due album finora realizzati, “Musicamorosa” del 2007 e questo “Erotikon” di fresca stampa). Ovvero tutto quel che concerne la sfera sessual-sentimentale, preponderante se non unica ragion d’essere di una musica d’intrinseco temperamento erotico e passionale. E la formula per dar luogo a questo tormentato torrente d’esplosioni e d’ardori amorosi à al tempo stesso semplice ad efficace: un’insistita concatenazione di cellule armonico-melodiche, affastellamenti di loop che tutto ingoiano, assorbono e sommergono – persino voci, registrazioni d’ambiente e strumenti di natura ortodossa (pianoforte, chitarra, fender rhodes) – in un impetuoso e appassionato drone para-sinfonico. Pensate a un William Basinski col cuore in tempesta, al canto di Orfeo capace di neutralizzare il richiamo incantatorio delle sirene o, in maniera milto più romanticamente in tema, al quel culto dell’amour courtois, misto di desiderio erotico e realizzazione spirituale, abilmente evocato dagli stordenti quindici minuti dedicati a Eleonora d’Aquitania. Omnia vincit amor! Nicola Catalano