“Praxis” reviewed by Rockerilla

Praxis' cover

A meta strada tra il collage dada, I’esercizio di musique concrete e I’opera acusmatica, le 9 composizioni di “Praxis” possono spaventare I’avventore impreparato. La messe di suoni raccolti e prodotti con laptop, live electronics e radio é cosi ingente e variegata che la prima reazione non puo che essere di stordimento. Se poi Güney, sound-artist, trombettista autodidatta e dj turco, evidentemente calatosi troppo seriamente nel ruolo del compositore extracolto, vuole spiegare come dietro a “Praxis” si celi un rigoroso lavoro di rireca su composizioni algoritmiche, continuum spazio-tempo e tecniche nada-yoga, ecco che altri potenziali ascoltatori vedono bene di tenersi alla larga da un disco che invece ha nei saliscendi emotivi che sa provocare la propria unica forza. (7/10)

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