Questa, per quanto ne so, è la prima vera uscita di Jorge Mantas, e l’autore tiene fede alla sua ragione sociale con un disco assolutamente schizofrenico, non tanto perché contiene atmosfere sonore particolarmente schizzate, tutt’altro, quanto perché potrebbe essere benissimo attribuibile a due o tre autori diversi. Le prime 4 piste dispensano una musica rilassata e completamente aritmica, se pure non rarefatta e comunque condotta a volume sostenuto, oltreché venata da una malcelata vena romantica. Les oiseaux qui dorment en l’air, con il suo look rumorista concreto condotto su più bassi volumi, rappresenta un primo stacco netto dal modello iniziale. On se souvient… è un bozzetto minimale che ripropone la vena romantica ma, viceversa dalle prime piste, è condotto in modo più raccolto e potrebbe essere stato suonato benissimo da un duo pianoforte-violino. La lectrice rappresenta un altro taglio netto, e infatti vi si sente solo la voce di Cécile Schott (aka Colleen) che legge un testo di Proust (e proprio Proust sembra essere una delle massime ispirazioni dell’autore). L’amour… torna alla ambientazioni iniziali, se pure con atmosfere più cupe, e Dans la chambre magique d’une sibylle rompe completamente ogni logica precedente basandosi sul trattamento digitale della chitarra arpeggiata da Tobias Strahl. Dopo due piste che riprendono il mood dominante, Un jardin encore silenceux avant le lever du jour chiude sullo stesso tema, ma presenta come variazione iniziale un sottofondo di carillon. Anzi, non chiude, ché c’è spazio per una tredicesima pista nella quale i portoghesi @C frantumano e ricompattano la musica del ‘bello schizofonico’, nell’arco di oltre una dozzina di minuti, in un’operazione riorganizzativa davvero eccellente. “Musicamorosa†è sicuramente un bel disco ed è anche piacevole da ascoltare, come è stato osservato da più parti, però si macchia di una pur unica colpa: passa e va… senza lasciare traccia. Boh!!!, ma consigliarne l’acquisto mi parrebbe comunque esagerato.