“de-tour” sta evidentemente per deutsch tour, da lì, ovvero da una serie di concerti in varie città tedesche (più tappa nella natia Lisbona) tenuti un paio d’anni fa, arrivano i materiali di partenza dell’album dei portoghesi @c (Miguel Carvalhais e Pedro Tudela) e Vitor Joaquim. Ma l’intestazione del disco sottende con ogni probabilità anche l’operazione di dètournment, di trasfigurazione delle improvvisazioni dal vivo (complici qua e là Harald Sack Ziegler al corno, Pure al laptop e Fried Dähn al violoncello elettrico) in strutture concrete rigidamente composte tramite massicci interventi di assemblaggio, edizione e processing digitale. Voci sommesse e sommerse, scricchiolii, subitanee cattiverie rumoriste, strati di materia addensati in scritture dalla spessa grana tattile resa con avvolgente sensibilità . (7)
La stessa sensibilità che si ravvisa nel primo album ufficiale di Jorge Mantas, in arte The Beautiful Schizophonic, edito proprio dalla Crónica di Carvalhais e Tudela (che si occupano del remix conclusivo). Drones dall’afflato para-orchestrale bloccati in lirica fissità sferica, parsimoniose field recordings, qua e là qualche strumento acustico reale o campionato, la voce della francesina Colleen che legge Proust e su tutto il desiderio, o anche l’esigenza, di rendersi poetici ad ogni costo (si vedano i titoli chilometrici delle varie composizioni tratti da La recherche). E tra cantici alla gloria del sole e zefiri marini prende corpo un avvolgente congerie di suggestioni reiterat(iv)e. Très romantique, appunto. (7)
Nicola Catalano