Ran Slavin è un virtuoso del laptop, che si è ormai imposto nella cultura musicale contemporanea come uno strumento a sé a tutti gli e etti. E etti che nel caso della musica di Slavin si palesano in una manciata di pezzi techno dove a farla da padrone è un’ambient “sporca†e spuria nella quale si innestano spunti r’n’b a presa rapida. A farla da padrone nel suo nuovo disco sono ovviamente i 41 mastodontici minuti di Moonlight Compilations, che ricalca certi cerimoniali electro-minimal a base di musica cosmica, industrial, ambient e new age di Daniel Lopatin aka Oneohtrix Point Never. Massimo Padalino