“Musicamorosa” reviewed by Comunicazione Interna

Le note di copertina indicano che quasi tutti i titoli di “Musicamorosa” sono frasi tratte dal romanzo “La prisonnière” del ciclo proustiano “À la recherche du temps perdu” e il sound-designer Jorge Mantas in arte The Beautiful Schozophonic ci tiene a sottolineare le affinità tra la figura di Marcel Proust, rintanato a scrivere tra le pareti insonorizzate del suo appartamento paragino di Boulevard Haussmann, e quella contemporanea del compositore elettronico completamente solo davanti al laptop nel buio della propria stanza.

A tali riferimenti letterari – sublimati in “La lectrice” dal recitato di Cécile Schott aka Colleen – corrispondono lunghi piani sequenza di drones polverizzati che si dipanano in romantiche tessiture attraverso correnti ora circolari ora ascensionali. Movimenti tendenzialmente a-ritmici dai quali emergono il respiro glitch di “Zéphir marin, féerique comme un clair de lune”, gli sciabordii digitali di “Les oiseaux qui dorment en l’air”, gli echi di chitarra elettrica di “On se souvient d’une atmosphère…”, le spore di folk acustico di “Dans la chambre magique d’une sibille”, gli scampanelli ovattati in melassa ambient di “Un jardin ancore silencieux avant le lever du jour”.

A chiudere il disco i tredici minuti e mezzo approntati da @c su materiale di Jorge Mantas tra sibili scomposti ed infiltrazioni di bleeps.

Guido Gambacorta

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