La Crónica si sta velocemente imponendo all’attenzione degli appasionati di ellettronica ‘colta’ grazie a pubblicazioni che cercano di rimettere in gioco il discorso intrapeso dal movimento glitch. (…)
Il secondo volume realizzato dal progetto Autodigest prosegue invece all’insegna dell’eccedenza: un’unica traccia interamente registrata con applausi e urla del pubblico, un progressivo climax che, come è scritto nelle note di copertina, chiama in causa “La Societè Dello Spettacolo” di Debord. Ma anche Adorno e (ovviamente) Baudrillard, insistendo sulla meccanicità della fruizione fonografica, sull’apatia e sulla stupida ingenuità dell’approccio all’arte in un periodo storico in cui ‘è il processo di consumo, non il suo oggetto, che stiamo attualmente vivendo’. Impossibile, dunque, prescindere dalle intenzioni ideologiche di “Ubiquitous Eternal Live” per la valutazione di un album così assolutamente fuori dall’ordinario.
Michele Casella