For three tuesdays, Portuguese sound art can be heard at the MACBA in Barcelona with João Martins and Miguel Cabral (May 5), Ulrich Mitzlaff and Miguel Mira (May 12) and @c (Pedro Tudela and Miguel Carvalhais, May 19). These performances are co-curated by Grà cia Territori Sonor and Granular.
The Sound of eBay at ZKM Karlsruhe
The Sound of eBay (interactive installation/sound/visual installation) will be shown at ZKM Karlsruhe’s Medienmuseum, in an exhibition “YOU_ser 2.0: Celebration of the Consumerâ€, from May 1st to August 30th 2009. The opening date coincides with Crónica’s release of “1001 Songs of eBay†by UBERMORGEN.COM && Nussbaumer in the Unlimited Release series. Stay tuned!
Ad for Neural #33
Designed by João Cruz.
“Berlin Backyards†reviewed by BodySpace
É estranho descrever a premissa nos seguintes termos, mas Berlim toca-se a si mesma em Berlin Backyards. Fá-lo sob a orientação de Gilles Aubry, o suÃço que aproveitou o Inverno de 2006 para efectuar um levantamento dos sons que dominam as traseiras da cidade de Berlim. Depois de colher diversos sons (obtidos aos pássaros, à fricção entre metais e aos transportes, etc.), Gilles Aubry desfere uns quantos golpes próprios da musique concrète – a utilização do loop, por exemplo – e, a partir daÃ, reproduz a matéria sem aliená-la da sua origem ou revelar muito sobre ela.
Sabe-se também que todo o disco que trata field recordings tem o seu quê de cabra-cega, principalmente quando evita apontamentos e enumerações (Eric La Casa focava assumidamente os elevadores em Secousses Panoramiques, mas tudo à volta mantinha-se incógnito). Berlin Backyards contém a versatilidade ideal para estimular todo o tipo de leituras e evitar assim o aborrecimento: repetindo, em movimento pendular, os sons do que parece ser uma fábrica, a peça nº 4 quase parece um tema de música industrial remisturado com incidência no eco; adiante, as condutas de ar (será?) do episódio 7 formam, em coro, um drone, bruto como o cimento, que não destoaria num disco da Touch.
Berlin Backyards perspectiva um roteiro indesejável de uma grande cidade descobrindo luxo acústico entre o lixo. Se nos lembrarmos que Berlim vê nascer alguma da melhor electrónica cerebral (eixo BPitch-Kompakt), faz ainda mais sentido prestar atenção ao que se esconde nas costas de tudo isso. Miguel Arsénio
via Bodyspace
Gintas K live in Vilnius
O-TEST
May 2nd, from 12 to 22h at Kultflux in Vilnius. Live: Lys, R_S, Audio_Z, Orlandas Narusis, Ad_Os, Atrac, Gintas K, PB8, Apvaliai+Akala, Gana2, Sound(RE)cycler. VJ: Juodo, Vodka Jugend.
“Praxis†reviewed by Basebog
Cem Güney è turco e ha cominciato imparando a suonare la tromba da solo. Poi è andato a studiare musica all’università della California San Mateo. Da allora ha cominciato a percorrere tutte le strade espressive che gli si paravano davanti. La portoghese Cronica Electronica, portavoce di un gusto speciale per l’elettronica contemporanea, spesso ma non sempre con lo sguardo rivolto ai paesi del Mediterraneo, ne cura ora una raccolta di tracce realizzate tra il 2006 e il 2008.
Sono registrazioni live, elaborazioni digitali di suoni ambientali o radiofonici. Tra queste spicca ‘Behold now Bhikkus’, un pezzo ispirato al cosiddetto Nada Yoga, lo yoga dei suoni, un campo assai vasto di pratica e ricerca all’interno dello yoga indiano di matrice vedica. Cem definisce ‘toning’ il suo lavoro, ovvero la creazione di vocalizzi estesi nel tempo sulla base dei quali riconoscere gli effetti dopo un riverbero interno al corpo. Roba tosta e apparentemente complicata su cui Cem ha lavorato in questo modo: ha raccolto un numero di vocalizzi da cui partire e li ha rielaborati sinteticamente con strumenti sviluppati appositamente. Sono i tempi dell’estensione e la combinazione tra le tracce vocali a fare la differenza.
Per chi come la sottoscritta si dedica al suono tramite lo yoga da anni è un curioso esperimento, che sembra portare sott’acqua vibrazioni racchiuse in un’unica voce, che diviene quasi impercettibile all’orecchio, come accade alla grandissima parte dei suoni che ci sono in giro.
Cum si costruisce i suoi strumenti al computer, lavorando più sulla struttura che sulla forma, e producendo un output sonoro a partire di una struttura e di un processo consoni e graditi. I suoni di Praxis sono raffinati anche se ‘parlano come mangiano’. Registrati a Smirne, provengono anche dall’interazione con oggetti speciali scelti dall’autore. Splendida la traccia ‘a phonetics theme’, un taglia e incolla dei tempi nuovi dove si riconoscono anche le registrazioni con la radiolina ad onde corte. ‘Undulations (dedicated to Janek Schaefer)’ si ispira al lavoro di Schaefer e qua e la’ si sente l’influsso di certa elettronica sperimentale contemporanea che da un po’ cominciano a definire sound art. A Cem Güney va di certo il merito di aver contribuito alla definizione di un nuovo linguaggio, se di questo si tratta.
Per chi come la sottoscritta si dedica al suono tramite lo yoga da anni è un curioso esperimento vibrazionale, che sembra portare sott’acqua le voci racchiuse in un’unica voce, che diviene quasi impercettibile all’orecchio, come accade alla grandissima parte dei suoni che ci sono in giro.
Cum si costruisce i suoi strumenti al computer, lavorando più sulla struttura che sulla forma, e producendo un output sonoro a partire di una struttura consona e gradita. I suoni di Praxis sono raffinati anche se ‘parlano come mangiano’. Registrati a Smirne, provengono anche dall’interazione con oggetti speciali scelti dall’autore. Splendida la traccia ‘a phonetics theme’, un taglia e incolla dei tempi nuovi dove si riconoscono anche le registrazioni con la radiolina ad onde corte che si sente parlare ogni tanto lungo l’album. ‘Undulations (dedicated to Janek Schaefer)’ si ispira al lavoro di Schaefer e qua e la’ si sente l’influsso di certa elettronica sperimentale contemporanea che da un po’ cominciano a definire sound art. A Cem Güney va di certo il merito di aver contribuito alla definizione di un nuovo linguaggio, se di questo si tratta. Brendax
via Basebog
“Berlin Backyards†reviewed by Taz Berlin
Tatsächlich im Winter, und zwar dem von 2006 auf 2007, entstand “Berlin Backyards” von Gilles Aubrey. Der seit sieben Jahren in Berlin lebende Schweizer nahm, wie der Albumtitel es ja schon verspricht, die akustische Atmosphäre von Hinterhöfen auf und formte daraus Tracks, die eher Hörspiel als Musik sind. Meist bestimmt vom steten Hintergrundrauschen des Straßenverkehrs, schälen sich oft erst nach schier endlosen Minuten voller Monotonie einzelne Geräusche heraus, die sich dann lansam zu so etwas wie einer Erzählung fügen. Mit diesem Stück musique concrete bringt Aubrey nun zwar nicht gerade die Architektur zum Tanzen, aber lässt doch, so sieht er es jedenfalls selbst, die Gebäude singen. Erstaunlich ist vor allem zu hören, welch eingehende, fast schon klaustrophobische Stimmung so ein echter Berliner Hinterhof zu entfalten in der Lage ist. Thomas Winkler
Pre-order Piotr Kurek’s “Lectures†and get a second release free
Until May 1st, if you pre-order a copy of Piotr Kurek’s upcoming release in Crónica, “Lecturesâ€, we will send you a second CD of your choosing free of charge. This promotion is valid for all orders of “Lectures†through our website.
Record store day at the Inc. bookstore
Pedro Tudela and Miguel Carvalhais are just starting the afternoon-long DJ set at the Inc. bookstore in Porto. Several Crónica releases, from the oldest in the back catalogue until the most recent will be available at special prices.
Reminder: today, Crónica showcase at Inc.
Today, April 18th, Crónica is spending the afternoon at the Inc. bookstore in Porto, presenting all its releases so far (and some of the upcoming) in DJ sets by Pedro Tudela and Miguel Carvalhais. Crónica releases will be available at special prices. From 15h until late in the afternoon.